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Il futuro è usare, non “avere”

Il futuro è usare, non “avere”

Questo fenomeno ha vita dalla riduzione del potere di spesa anche e soprattutto nel mercato di largo consumo.

Ecco perché oggi non compriamo più una licenza software ma la affittiamo e la paghiamo ad utilizzo, spesso con contratti che prevedono piccoli pagamenti mensili. La condivisione dell’automobile o di altri beni come lavatrici, asciugatrici etc. sono già una realtà che sempre di più si diffonde nel mercato.

In realtà, si sta mettendo in discussione il vero e proprio modello capitalistico attuale per arrivare a sostituirlo con un modello condivisione e di collaborazione; di fatto ci avviamo verso la “Sharing economy”.

Anche le reti di imprese sfruttano questo concetto che ci porta a collaborare e a condividere risorse e opportunità; allora comincio a darmi qualche risposta su come avere a disposizione tutte le risorse necessarie, ma a contenere i costi.

Le aziende necessitano di flessibilità, di organizzazioni diverse, la nostra cultura ci porta a pensare al famoso “impiego a tempo indeterminato” che oggi è sempre di più un’utopia; il mercato del lavoro dovrebbe fornirci flessibilità, ma i vincoli sindacali spesso ci limitano.

Il modello di business per prodotti e risorse si sta evolvendo in metodologie e mercati diversi come l’outsourcing, le reti di impresa e lo sharing, condividere e usare risorse solo quando serve; la consulenza di direzione evolve nel Temporary Management.

Una soluzione ideale per chi vuole migliorare le prestazioni e avere costi contenuti, flessibili.

La migliore raffigurazione plastica dell utilizzo di un bene senza averne la proprietà è il Noleggio a Lungo Termine di una automobile o di altro mezzo di trasporto.

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