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Google, arriva la risposta a ChatGPT: si chiama Bard

Google, arriva la risposta a ChatGPT: si chiama Bard

Google ha annunciato il lancio di Bard, una AI sul modello di ChatGPT, con un investimento da 10 miliardi di dollari.

A presentare il nuovo software del gigante tech americano è stato il Ceo SundarPichai in un post in cui ha sottolineato come sia “un momento davvero entusiasmante per lavorare su queste tecnologie, grazie alle quali possiamo tradurre importanti ricerche e scoperte scientifiche in prodotti che aiutano veramente le persone”.

“Abbiamo lavorato a un servizio sperimentale di IA conversazionale, alimentato da LaMDA, che abbiamo chiamato Bard – ha spiegato Pichai –. E oggi facciamo un ulteriore passo avanti aprendo l’accesso a un gruppo di tester di fiducia, prima di renderlo più ampiamente disponibile al pubblico nelle prossime settimane”. L’obiettivo di Google è quello di “combinare la vastità della conoscenza mondiale con l’intelligenza, la potenza e la creatività dei nostri grandi modelli linguistici”. La AI di Google utilizzerà le informazioni presenti sul Web “per fornire risposte aggiornate e di alta qualità”, ha assicurato il Ceo.

“Può essere uno strumento per la creatività e un trampolino di lancio per la curiosità: per esempio, aiutando a spiegare a un bambino o una bambina di 9 anni le nuove scoperte fatte grazie al telescopio spaziale JamesWebb della NASA, o per saperne di più sui migliori attaccanti di calcio in questo momento, o per ottenere consigli su come migliorare le proprie competenze”, ha aggiunto.

Bard sarà integrata nel motore di ricerca?

Google non si è ancora pronunciata sul fatto di inserire Bard nella funzione di ricerca, ma ha affermato di voler migliorare le ricerche tradizionali. Nelle domande poste dagli utenti nelle quali non ci sia una risposta universale o unica ed oggettiva, Bard sarà in grado di esprimere una risposta che possa sintetizzare le opinioni in merito

Ad esempio: “È più facile imparare il pianoforte o la chitarra?“, la risposta sarà “Alcuni sostengono che il pianoforte sia più facile da imparare, perché i movimenti delle dita e della mano sono più naturali… Altri dicono che è più facile imparare gli accordi con la chitarra“.

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