Il report di Microsoft dedicato a Teams svela come il coronavirus ha cambiato le nostre abitudini lavorative.
In questo ultimo periodo si è tornato a parlare insistentemente di smart working e una delle applicazioni più usate per far fronte alla pandemia è prprio Teams di Microsoft. Vi basti pensare che a metà marzo il servizio è diventato momentaneamente inaccessibile in seguito ad un inaspettato picco di accessi.
Microsoft Teams è passato da 32 milioni di utenti attivi giornalieri a 44 milioni in appena una settimana.
La crescita esponenziale è frutto dell’utilizzo del servizio proprio in Europa, regione dove Teams era ancora relativamente poco popolare fino a questo momento. Questo rinnovato successo ha dato modo a Microsoft di fornire un’interessante fotografia generale sul lavoro da casa ai tempi del coronavirus.
La prima ovvia conseguenza è che Teams ha visto un picco nell’utilizzo delle feature di comunicazione: ogni giorno il tempo d’utilizzo delle funzioni di conferenza raggiunge, sommando tutti gli utenti, i 2.7 miliardi di minuti. Questo dato segna un record senza precedenti per l’app: parliamo di uno scatto del 200% rispetto al dato pre-pandemia.
La funzione di video-conferenza, come si evince dal grafico, ha invece subito un incremento del 1000%. Le aziende che amano di più le comunicazioni via video sono quelle norvegesi e olandesi, mentre il dato si arresta al 38% negli USA e al 47% nel Regno Unito.
Microsoft ha creato una time-line che collega l’uso del suo servizio ad alcuni eventi socialmente rilevanti come ad esempio il lockdown: una misura restrittiva applicata anche su tutto il territorio nazionale italiano.
È proprio l’Italia il Paese dove Microsoft ha registrato l’incremento d’utilizzo più alto.
L’inaspettato picco nell’utilizzo di Teams ha ovviamente avuto dei risvolti importanti in Microsoft, che ora sta dedicando alla piattaforma più fondi e attenzioni.
Il nuovo “normale” non sarà quello che pensavo solamente fino a due settimane fa, ossia il ritorno alle abitudini precedenti. Ci sarà un nuovo “normale” che richiederà a ciascuno di noi di continuare ad utilizzare questi strumenti per un lungo periodo di tempo.
Jared Spataro, Corporate Vice President at Microsoft
Dunque pare che la tecnologia si stia muovendo sempre più verso un discorso di smart working, cercando di sradicarlo dalla sua attuale condizione di “surrogato” ed elevarlo a condizione primaria di lavoro.
A confermarlo è la Cina dove nonostante il progressivo allentamento delle misure restrittive, i dati relativi all’utilizzo di Teams rimangono coerenti con quelli registrati durante il picco dell’epidemia.
Fonte: MICROSOFT THINKS CORONAVIRUS WILL FOREVER CHANGE THE WAY WE WORK AND LEARN (theverge.com)